Una storia che parte da lontano
La famiglia Gasparoli
Di padre in figlio, di nonno in nipote, gli uomini e le donne della famiglia Gasparoli hanno trasmesso la sapienza, le conoscenze, l’arte e le tecniche del restauro e della manutenzione edilizia. Tutti insieme proseguiamo una missione che ci richiama alla responsabilità e al dovere di conservare e tramandare la bellezza, per nutrire gli occhi e l’anima degli uomini di oggi e di domani.
“…questa famiglia è molto antica ed è oriunda del Veneto. Molti uomini sortirono da essa che si segnalarono nelle scienze e belle arti. Tra essi sono da annoverarsi Gasparoli Domenico dotato di gran sapere in giurisprudenza, Antonio fu celebre medico in Vicenza e dal 1536 professore nell’Università di Padova, Alessandro capitano di marina che si rese famoso nella guerra avuta tra la Repubblica di Venezia e l’Albania.”
La famiglia allargata
UN LAVORO COME IL NOSTRO RICHIEDE GRANDE PROFESSIONALITÁ E UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE. TUTTO CIÓ PERÓ, NON SAREBBE SUFFICIENTE SENZA GRANDE SENSIBILITÁ E, CAPACITÁ DI LAVORARE IN TEAM.
Per questo motivo abbiamo costruito una squadra di professionisti di grande valore, costantemente formati ed aggiornati, con contratti rigorosamente a tempo indeterminato. Promuoviamo da sempre una cultura orientata alla qualità della prestazione offerta (affidabilità della soluzione tecnica, qualità esecutiva, puntualità, organizzazione) e incoraggiamo il confronto ed il lavoro in team, entro una radicata cultura del rispetto e della responsabilità. Un “sigillo di garanzia” che solo Gasparoli è in grado di offrire ai propri clienti.
La vision e la mission
La vision di Gasparoli è quella di un’Azienda proiettata al futuro, fortemente orientata alla ricerca e all’innovazione. Gasparoli vuole essere un punto di riferimento per il mondo del restauro, in Italia e all’estero, un esempio di eccellenza per conoscenza, esperienza ed efficienza aziendale. Il metodo di lavoro è la multidisciplinarietà attraverso il coinvolgimento di saperi ed attività specialistiche che trovano nell’operatività del cantiere il modo di dialogare, configurando la conservazione come ambito di notevole contenuto culturale e sociale.