Aldous Huxley l’aveva definita l’opera d’arte più bella del mondo. Ora la Resurrezione, capolavoro di Piero della Francesca, torna a mostrarsi al grande pubblico dopo un lavoro di restauro durato tre anni ad opera dell’Opificio delle pietre dure di Firenze e della Soprintendenza di Arezzo. A coprire gran parte delle spese è stato Aldo Osti, ex manager della Buitoni, che ha donato 100mila euro. La Resurrezione di Piero della Francesca non ha una datazione precisa, anche, se secondo gli studiosi, potrebbe essere stata realizzata tra il 1450 e il 1465 su un muro poi tagliato e spostato nel Palazzo del Governo di Sansepolcro (Arezzo). Gli interventi erano particolarmente urgenti perché la pellicola pittorica ha rischiato di sollevarsi e gli intonaci di distaccarsi. Il restauro ha reso nuovamente fruibile l’opera assicurandone la sua conservazione per il futuro.
Sono state svolte, sia in via preliminare che in concomitanza coi lavori, tre diverse campagne di indagini: la prima fu effettuata nel 2010 nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione Toscana e fu ideata e coordinata dall’Opificio delle pietre dure: ad essa si deve la conoscenza dello stato di conservazione dell’opera, che ne consigliò poi un restauro completo e non più differibile. Nel 2014 fu realizzata una campagna di indagini termografiche, poco prima quindi del restauro, campagna poi approfondita nel 2017. Parallelamente al restauro sono state poi riprese le indagini strutturali, che hanno permesso di precisare la campagna termografica precedente di esplorare la muratura dal suo interno, permettendo di determinare in maniera inequivocabile il fatto che la Resurrezione non è stata dipinta sulla parete su cui adesso la vediamo, ma fu trasportata da un’altra sede con il suo allettamento di mattoni, e su questa nuova parete giustapposta. Direttamente finalizzate al restauro e svolte sia preliminarmente che in corso d’opera sono state poi le indagini fotografiche multispettrali e le indagini analitiche chimiche volte alla conoscenza dei materiali e al monitoraggio della pulitura.